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Accesso
stradale: Austostrada
TO-MI direzione Milano;si prosegue per Venezia e si esce a Vicenza est prendendo
la
Valdastico;a Dueville si abbandona l'autostrada e ci si dirige verso Belluno
via Bassano del Grappa;si
va a Longarone,poi a Erto e da qui a Cimolais. Si percorre la val Cimoliana per
una strada sterrata (14 km.) sul
letto del torrente che
porta a un parcheggio,base di partenza del rif.Pordenone.
Itinerario: 1° giorno:
-
Parcheggio Rif.Pordenone m.1200 - Biv.Gervasutti m.1940,circa
3h30.
Dopo
circa 6h. di auto (con soste varie) e l'interminabile sterrato eccoci arrivati
al parcheggio,nostro punto di
partenza.Il tempo non sembra esserci molto favorevole in quanto ci sono nubi
minacciose ovunque,tuttavia,preso un attimo di coraggio per caricarci a spalla quelli che,per i 5 giorni a venire
saranno le nostre torture (circa 23 kg. a testa) partiamo alle 17.40 alla volta del bivacco Gervasutti pensando
ai tratti esposti del sentiero
e al lavandino che stava per arrivare!Subito a sinistra ci si inoltra nel bosco prendendo
il sentiero n°352 (sentiero A.Marini),dopo mezz'ora gli zaini sono già insopportabili ma la vista,da
un punto panoramico,del
campanile ci conforta (solo
spiritualmente!). Dopo parecchi tornanti si esce
dal bosco e si giunge al Col Cadorin
m.1819,qui inizia la parte più difficile del percorso;bisogna prestare attenzione
nell'attraversare su cenge
e ghiaioni.Passato questo tratto,ormai notte, arriviamo ad un dosso su cui sorge
il bivacco Gervasutti.Durante
la notte, temporalone,ma ormai eravamo al coperto e il rumore dell'acqua sulla
lamiera è stata per noi una
dolce ninna nanna. Acqua
nelle vicinanze del bivacco.
2° giorno:
-
Biv.Gervasutti
m.1940 - Forcella Spè m.2049 - Rif.Padova m.1287 - Forcella Scodavacca m.2043
- Rif.Giaf m.1405,circa 6h30.
Al
mattino sveglia con una giornata bellissima,
dopo un'abbondante colazione (per
alleggerire lo zaino mica per altro!)ci prepariamo ad affrontare una lunga,
ma con calma,giornata (dopo tutto
si è in ferie). Si continua col
sentiero 352,alcuni brevi tratti esposti,e giunti a un bivio si lascia il sentiero
di sinistra (389) che scende al
fondovalle per continuare sul 352 che in breve porta alla forcella Spè
(30-40min.).Da
qui (352) ci aspetta una lunga ma
piacevole discesa,dapprima su pietraia,poi nella zona boscosa denominata Fosso degli
Elmi.Sempre col 352 si
arriva con alcuni saliscendi ad un'altra zona boschiva chiamata Costa del
Col,poi alle Casere Valle e Pra
di Toro da cui in brevissimo al rif.Padova (circa 2.30 h. dalla forc.Spè).Qui
una sosta è di obbligo in
quanto si ha
una vista stupenda sugli Spalti (ormai il tempo si era guastato e alla sera
capimmo come funzionava:mattino bello, dopo
pranzo nuvole minacciose e alla sera...lavandino!).Si continua prendendo il
segnavia
346,che risale tutta la valle Pra di Toro su terreno erboso o boscoso molto
bello,fino alla forcella Scodavacca
m.2043 (2 h.circa),da qui si discende per pietraia poi su comoda mulattiera
nel boscoso Coston
di Giaf e in breve anche al rif.Giaf (1.30 h.)
(anche oggi breve acquazzone verso
la forc. Scodavacca)
3° giorno:
-
Rif.Giaf
m.1405 - Forcella Carson m.2224 - Biv.Marchi-Granzotto m.2170,circa 2h.30.
Sveglia
con calma visto che la giornata si presenta breve,solo 2h.,ma,come scopriremo
in seguito intensa!Dopo
un'abbondante colazione in rifugio ci prepariamo per partire col solito bel
tempo,segnavia 361-342 ancora
in mezzo al bosco,arrivati ad un bivio a circa m.1580 con cartelli indicatori
si prende il sent.342 che risale
un lungo e faticoso canalone ghiaioso
(di lato si hanno il: Torrione,Torre Gilberti,Torre
di Forni).Arrivati
in cima breve pausa a raccogliere la lingua che doveva ancora partire dal rifugio
e per cercare di capire
dove era il bivacco il più presto possibile visto che prometteva il solito lavandino!
Avvistata
la nostra meta partiamo in traversata verso il biv.Marchi-Granzotto
che raggiungiamo in
circa 2.30 h. dal rifugio Appena
entrati si è scatenato un bel temporalone,trasformatosi poi in grandinata! Finito
siamo andati alla ricerca di
acqua trovata nelle vicinaze del bivacco.
4° giorno:
-
Biv.Marchi-Granzotto
m.2170 - Forcella Monfalcon di Forni m.2309 - Forcella Montanaia m.2250 - Biv.Perugini
m.2060,circa 3h.
Dal
bivacco si parte,sempre col segnavia 342,in direzione della forcella di Las
Busas che si lascia a destra per
arrivare alla forcella Monfalcon di Forni
(m.2309)
su comodo sentiero (circa
1h.).Si discende il versante
opposto che ora si presenta più ripido e ghiaioso,giunti a quota 1850 in prossimità
di un bivio (30
minuti) si prende a sinistra il sentiero 353 che,in circa 1h.,porta alla forcella
Montanaia.Si risale un ripido e
faticoso canalone,ma arrivati in cima la
vista sul Campanile ripaga di tanta
fatica;ancora una ventina di minuti
in discesa portano al bivacco Perugini m.2060 posto appena sotto all'enorme
torre.Acqua
nelle vicinanze (p.s.: da qui volendo in circa 1h. si ritorna al posteggio delle macchine)
5°
giorno: - Biv.Perugini m.2060
- Rif.Pordenone m.1200,circa 1h30.
Si
scende per un sentiero (353) molto ripido e faticoso che in 1.30h. riporta alla
macchina. Anche
questa avventura purtroppo è finita ma nuove idee mi frullano già in testa (Marmarole?mai sentite?) Ah
dimenticavo, questa è un'altra storia...
[ Foto
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