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Accesso
stradale: Austostrada
TO-MI direzione Milano;alla barriera continuare diritti e uscire a Cinisello,
proseguire
per Lecco e continuare in direzione di Sondrio
lungo la SS.38 della Valtellina. Poco
prima dell'abitato si svolta a sinistra
e si risale la Valmalenco;giunti al paesino
di Tornadù (m.708) svoltare nuovamente a
sinistra e raggiungere Torre S.Maria e da
qui la sua fraz.S.Giuseppe. Lasciare
l'auto nei pressi di una chiesetta gialla ben
visibile sulla destra.
Itinerario: 1° giorno:
-
S.Giuseppe m.860 - Rif.Cometti m.1720
- Sasso Bianco m.2490 - Rif.Bosio m.2086,circa
7h.
Dislivello in salita:
1650 m. Dislivello in discesa:
490 m. Tempo: 7h. circa Rifugio:
Rif.Bosio,m.2086;50 posti,invernale
con 6 posti. 1/2P 32€ Difficoltà:
E Partiti alle 06.00 del mattino
da Biella,dopo circa 3h30. di auto eccoci
arrivati in Valmalenco. Giro turistico a
Chiesa e poi Caspoggio tanto per capire
quanta strada a piedi ci attendeva al rientro,poi
via alla ricerca della fraz.S.Giuseppe visto
che sono quasi le 10 e la giornata si preannuncia
lunghetta..Trovato parcheggio (forse nel
cortile di qualcuno..) appena prima della
bella chiesetta e con una fontanella
vicino (molto utile al nostro ritorno),
ci prepariamo per la partenza. Si segue
per un pò la strada asfaltata fino ad incontrare,poco
oltre l'abitato di Musci m.990,sulla destra
un cartello indicante la partenza dell'alta
Via;si risale un bel bosco di larici fino
a giungere all'alpeggio di Prà Fedugno m.1612,oltrepassate
le case si giunge a Pra le Corti m.1716
dove si incontra la strada sterrata che
sale da S.Giuseppe. Continuare verso
destra lungo una stradicciola che,con qualche
saliscendi porta a Prà Piasci m.1720 e
al vicino rifugio Cometti (3h. circa dal
parcheggio). Una breve sosta per prendere
fiato e con la scusa di alleggerire lo zaino
ci riempiamo anche per bene la pancia..intanto
nuvole che non promettono niente di buono
ci vengono incontro (sarà la nostra solita
fortuna?) ci fanno rimettere in marcia. Dietro
al rifugio troviamo il sentiero che porta
ad Arcoglio Inferiore m.1976,risalendo i
pascoli si arriva in prossimità di una croce
di legno in vista della chiesetta di Arcoglio
Superiore m.2123.Il sentiero sale ora un
po' sconnesso fino al Lago di Arcoglio m.2234,poi
si continua diritti e poi a destra in direzione
della cresta sud-est del Sasso Bianco che
si risale senza particolari problemi fino
in vetta m.2490 (2h. dal rifugio). Dalla
vetta su cui siamo rimasti veramente
poco causa un vento gelido e forte si scende
lungo un dolce pendio alla sella chiamata
Colma di Zana m.2417;si risale la dorsale
tra sassi ed erba fino ad una selletta sotto
la vetta del Monte Caldenno m.2669. Ora
si scende l'ampio vallone sulla destra fino
ad incontrare il sentierio che sale al Passo
di Caldenno;andando verso destra e passando
tra larici e rododendri si perviene al rif.Bosio
m.2086 e al bel laghetto vicino (1h30 circa da Sasso Bianco).
2° giorno:
-
Rif.Bosio
m.20867 - Passo Ventina m.2675 - Rif.Gerli-Porro m.1960,circa 5h30.
Dislivello in salita:
945 m. Dislivello in discesa:
1070 m. Tempo: 5h30. circa Rifugio:
Rif.Gerli-Porro,m.1960;90 posti,invernale
con 8 posti. 1/2 P 32€ Difficoltà:
E Al
mattino sveglia verso le 7.30,abbondante colazione,poi visto che il tempo comincia
a fare i capricci (pioggia poi sole..)
ce la prendiamo con calma o meglio non vogliamo
camminare 7 ore sotto la pioggia..Appena
smesso di piovere ci mettiamo in cammino
ma la grazia dura ben poco:dopo 2h. comincia
a diluviare e dobbiamo continuare lo stesso
per completare la tappa.Alle 8.30 ci incamminiamo
lungo il sentiero che conduce alle vicine
baite di Airale m.2097 e successivamente
all'Alpe Mastabbia m.2077.Si continua passando
vicino a una vecchia miniera di talco,poi
per sentiero e pietraia si scende all'Alpe
Giumellino m.1756 (fontana nelle vicinanze).Si
continua raggiungendo l'Alpe Pirlo m.1619,in
piano si arriva all'Alpe Prato m.1629 (2
h. dal rifugio) e da qui,tralasciando
la deviazione a destra per Primolo,si sale
all'Alpe Pradaccio m.1725.Da qui si risale
il vallone di Sassersa lungo pietraie e
tracce di sentiero fino ai Laghi di Sassersa
m.2368 (2 h.;4 h. dal rifugio);da qui si
risale per pietraie allo stretto Passo di
Ventina m.2675 (50') da cui sul ripido versante
opposto si nota il percorso di discesa e
il rifugio Gerli-Porro in lontananza sulla
destra.Si scende sulla morena molto ripida
(ora con un po' di sole),poi seguendone
la dorsale in basso si perviene alla bella
radura dove sorge il rifugio (45' dal colle).
3° giorno:
-
Rif.Gerli-Porro
m.1960 - Muggengo di Forbesina m.1665 - Rif.Del Grande-Camerini m.2563 - Chiareggio
m.1612,circa 5h30.
Dislivello in salita:
900 m. Dislivello in discesa:
1235 m. Tempo: 5h30. circa Rifugio:
Chiareggio (Baita dei pini),m.1612;
1/2 P 43€ Difficoltà:
E Sveglia
col sole (più o meno),colazione ottima e poi via si riparte verso Chiareggio
intorno alle 09.00.Dietro al rifugio si
trova una comoda,bella e larga mulattiera
che se seguita porta in 30' a Chiareggio
ma la nostra meta è un'altra:il rif.del
Grande-Camerini.Dopo avere percorso buona
parte della mulattiera,sulla sinistra si
nota un sentiero (segnali) che conduce attraverso
boschi di conifere tra rododendri e ginepri
ad un ponte sul Torrente Ventina.Seguendolo
si giunge all'Alpe Forbesina m.1665 e,inoltrandosi
nella Val Sissone si arriva all'Alpe Laresin
m.1710 (1h. dal rifugio).Si lascia la deviazione sulla destra
che conduce al rif.Tartaglione-Crispo e
si continua lungo il vallone dapprima con
numerosi zig-zag,poi con alcuni saliscendi
fino al suo termine dove si risale sulla
destra un ripido salto con cascata.Si giunge
così ai pascoli dell'Alpe Sissone m.2160;si
continua verso destra in direzione di una
cresta rocciosa e giunti ad una bocchetta
m.2428 si ridiscende su di una scalinata
rocciosa il versante opposto per poi attraversare
in falsopiano tutto il vallone in direzione
della lunga cresta di fronte (in alto su
di essa si può notare il rifugio).Si risale
un intaglio che presenta alcuni passaggi
su roccia a cui bisogna prestare attenzione,poi
per sfasciumi si arriva al rif.Del Grande
Camerini m.2563 (2.30h.;3.30h. dal Gerli).Visto che l'ora di
pranzo è passata da un po' e lo stomaco
reclama si decide di fermarsi a gustare
qualche piatto locale..Dopo 2 h. di sosta
si riparte e la ripida discesa si fà subito
sentire;dapprima si perde quota scendendo
lungo la massima pendenza,poi un lungo traverso
in leggera discesa verso sinistra ci porta
su un dosso erboso con alcuni larici.Ora
piegare verso destra toccando l'Alpe Vazzeda
Sup. m.2033 e dopo,entrando in un valloncello
con larici e mughi si tocca anche l'Alpe
Vazzeda Inf. m.1832.Scendendo ancora si
attraversa il torrente Mallero e si continua
in un bosco di abeti fino a giungere al
boscoso Pian del Lupo;seguendo la strada
sterrata che lo percorre si giunge infine
a Chiareggio m.1612 (2h. dal Camerini).Come
posto per la notte abbiamo scelto la Baita
dei Pini,un luogo molto accogliente e decisamente
economico.
4° giorno:
-
Chiareggio
m.1612 - Rif.Longoni m.2450 - A.Sasso Nero
m.2304 - Rif.Palù m.1952,circa 5h30.
Dislivello in salita:
945 m. Dislivello in discesa:
515 m. Tempo: 5h30. circa Rifugio:
Rif.Palù,m.1952;50 posti. 1/2 P 37€ Difficoltà:
E Dopo
un'abbondante colazione e rigenerati da
una buona doccia e un letto comodo ripartiamo
verso le 8.30 circa.Oggi sempre nuvoloso
e pare che almeno la prima parte della giornata
ci venga risparmiata..Dall'hotel scendiamo
brevemente fino ad incontrare una bella
mulattiera sulla destra che seguita porta
alla fraz.Corte m.1638.Il sentiero passa
a destra delle case e,superato il torrente
Nevasco,si inoltra nel fitto bosco di abeti
salendo con numerosi tornanti.In seguito,il
sentiero compie una lunga diagonale verso
destra passando lungo la Val Forasco;appena
fuori dal bosco si passa vicino al torrente
Forasco e risalendo dei pascoli si giunge
all'Alpe Fora m.2053 (1h. circa.)Si risale
ora verso nord in direzione del grosso dosso
roccioso e,giunti sopra, si percorre la
bella piana con numerose cascate con un
semicerchio verso destra.Continuando lungo
il sempre ben segnalato sentiero si giunge
al bivio che a sinistra in 5' porta
al Rif.Longoni m. 2450 (1h.;2h. da Chiareggio).Sosta
per rifocillarci e poi via di corsa in quanto
nere nubi minacciose ci seguono promettendo
tanta tanta acqua a breve.Dal rifugio si
ritorna indietro al bivio e si prende a
sinistra la strada non percorsa in precedenza;scesi
sotto,sulla strada sterrata che conduce
al rif.Entova la si segue in salita per
un lungo tratto con alcuni tornati poi diventa
in piano.Seguirla fino ad un tornate a sinistra
(1h. circa) dove i triangoli gialli dell'Alta Via
ci suggeriscono di tagliare a destra passando
un torrentello e una pietraia.Il tratto
successivo passa in piano,con alcuni saliscendi,compiendo
un lungo traverso tra pietraie lungo tracce
di sentiero (numerosi segni gialli in quanto
con la nebbia è facile perdersi facilmente)
fino ad un'evidente struttura rocciosa chiamata
"Il Castello";ormai il tempo ha
deciso di non essere più clemente con noi
e ci ha sganciato giù acqua a secchiellate..continuando
si perviene alla conca dove è posto l'alpe
Sasso Nero m.2304 (1h circa dal tornate).Si
sale ora su di un dosso e dopo avere percorso
un'altra valletta si sale su di un promontorio
dal quale si vede bene in basso il Lago
Palù m.1921 e l'Alpe Roggione sulla sinistra.Il
sentiero scende velocemente fra mughi,poi
quando si entra in un bosco di larici e
abeti si raggiunge l'Alpe Roggione m.2007
segno che ormai si è quasi a fine tappa.Dall'alpeggio
prendere il marcato sentiero sulla destra
che in breve porta al Rifugio Palù m.1947
sulle sponde del lago omonimo (1h. dal Sasso
nero;3h. dal Longoni.).Fradici nonostante
le mantelle ci sistemiamo un momento e poi
entriamo per prendere posto in camera e
metterci addosso qualcosa di asciutto.
5° giorno:
-
Rif.Palù
m.1952 - Bocchel del Torno m.2203 - Rif.Musella
m.2021 - Rif.Carate m.2636 - Rif.Marinelli-Bombardieri m.2813,circa 5h30.
Dislivello in salita:
1320 m. Dislivello in discesa:
495 m. Tempo: 5h30. circa Rifugio:
Rif.Marinelli-Bombardieri,m.2813;168
(200) posti,locale invernale. 1/2 P 34€ Difficoltà:
E Lasciato
con tristezza l'accogliente rifugio verso
le 8.30,la bella giornata di oggi
ci fà sperare di non prendere acqua..risalito
il sentiero fatto il giorno precedente fino
all'Alpe Roggione m.2007 (10') si continua
nel bosco che ci regala un piacevole effetto
di rugiada sugli aghi di pino illuminati
dal sole.Il sentiero ora diviene tortuoso e
ripido e risale una valletta fino al Bocchel
del Torno m. 2203 (30');ora la discesa diviene
più dolce passando tra radi larici e,lasciato
a destra il sentiero che scende all'Alpe
Campolungo,si continua fino ad incontrare
le piste da sci.Raggiunta la stazione dello
skilift di Campolungo si scende ancora
tra gli alberi fino ad incontrare una bella
mulattiera che si segue verso sinistra.Dapprima
in piano poi in leggera discesa si perviene
all'Alpe Campascio m.1844 (1.15h. dal Bocchel
del Torno).Si prende il sentiero che conduce
ai rifugi Musella e Mitta m.2021 posti tra
gli abeti del vasto pianoro di Musella;passato
un torrente si sale all'Alpe Musella m.2076
(15') e si continua lungo una serie di dossi
denominati i "7 sospiri".Giunti
all'ultimo dosso in breve si giunge al Rifugio
Carate m.2600 (1.20h);visto il tempo brutto
(tanto per cambiare) e l'ora di pranzo decidiamo
di fare un bella pausa per recuperare le
energie.Con la pancia piena di polenta e
altre delizie partiamo faticosamente alla
vicina Bocchetta delle Forbici m.2636.Al
colle si vede subito il laghetto delle Forbici
e si continua su di un buon sentiero verso
destra;si attraversano alcune pietraie fino
ad un piano dove si vede,su di uno sperone
il grosso Rifugio Marinelli-Bombardieri.Si
passa vicino ad un laghetto glaciale e si
oltrepassa il torrente che scende dalla
Vedretta di Caspoggio;il sentiero sale verso
destra aggirando il dosso del rifugio,poi
appena lo consente ritorna a sinistra e
con stretti tornanti porta al terrazzone
del Rifugio Marinelli-Bombardieri m.2813
(1h. circa dal Carate).Di fronte si vede
il percorso da affrontare il giorno seguente...ma
vedremo ben il da farsi.
6° giorno:
-
Rif.Marinelli-Bombardieri
m.2813 - Rif.Carate m.2636 - Forc.di Fellaria
m.2819 - Rif.Bignami m.2401 - Lago Alpe
Gera m.2100 - Passo di Campagneda m.2611
- Rif.Cristina m.2287,circa 7h15.
Dislivello in salita:
955 m. Dislivello in discesa:
1540 m. Tempo: 7h15. circa Rifugio: Rif.Cristina,m.2287;30 posti,invernale
con stufa e coperte. 1/2 P 33€
Difficoltà:
E La
notte porta consigli dicono..e dopo avere
valutato bene decidiamo di non passare per
la Bocchetta di Caspoggio (in quanto sprovvisti
di ramponi) e di ritornare al Rifugio Carate
e prendere una variante lungo la Forcella
di Fellaria che ci conduce comunque e con
tempo quasi auguale al rifugio Bignami.Ore
7.30 sveglia,colazione e partenza verso
le 8.30. Oggi ci aspetta una lunga giornata
perchè abbiamo deciso di unire 2 tappe.Ridiscesi
lungo il sentiero di ieri fino al Rifugio
Carate (50') cerchiamo le indicazioni per
la Forcella di Fellaria;la salita inizia
con un lungo traverso lungo pietraie e poi
si risale tra detriti e rocce ricche di
ferro fino alla Forcella di Fellaria
m.2819 (1h. dal Carate).Si scende su terreno
morenico poi dopo una strettoia si perviene
ai pendii erbosi che conducono all'alpe
Fellaria m.2401 e al rifugio Bignami
(1h.;3h. circa dalla Marinelli).Dal rifugio
si scende con una lunga diagonale seguendo
un bel sentiero fino al lago artificiale
dell'Alpe Gera m.2100.Si continua sulla
riva destra del lago e dopo una galleria
si sale verso la Val Poschiavina fino alle
baite dell'Alpe Poschiavina m.2230 (50'
dal Bignami).Attraversato il torrente si
continua sulla sinistra della lunga e interminabile
valle fino al Passo di Canciano m.2464 (1.30h.)
preceduto da 2 grosse cascate sulla destra.Dal
passo deviare a destra,passare vicino ad
un laghetto e oltrepassare il torrente che
scende dal ghiacciaio dello Scalino;continuare
verso alcuni laghetti che nei periodi con
molta acqua divengono un'unico grosso lago
e salire una morena fino al pianoro del
Passo di Campagneda m.2626 (40').Spostarsi
a destra e scendere lungo una valletta
toccando i 3 laghi di Campagneda.Giunti
al Lago Verde m.2339 (l'ultimo e più grosso)
si toccano dei pascoli e si lascia a destra
il sentiero che scende all'Alpe Campagneda
e a Campo Moro.Noi invece prendiamo quello
di sinistra,passiamo vicino ad un dosso
quotato m.2344 e,incrociato il sentiero
per il Pizzo Scalino m.3323 lo seguiamo
in leggera discesa fino al bellissimo alpeggio
di Prabello m.2226 dove sorge il Rifugio
Cristina m.2287 (1h.;4h. dal Bignami).
7° giorno:
-
Rif.Cristina
m.2287 - Piazzo Cavalli m.1777 - Motta m.1480
- Torre S.Maria m.778 - S.Giuseppe m.860,circa 5h.
Dislivello in salita:
375 m. Dislivello in discesa:
1715 m. Tempo: 5h. circa Rifugio:
Difficoltà:
E Oggi
è l'ultimo giorno,il tempo è volato e il
trekking volge al termine.Una bellissima
e calda giornata ci accompagnerà per tutto
il tempo..unica incognita è la discesa diretta
da Piazzo Cavalli a Torre S.Maria.Partenza
presto in quanto oltre a scendere
in paese dobbiamo risalire a riprendere
la macchina e tornare a casa. Dal rifugio
andare in direzione della chiesetta,continuare
con alcuni saliscendi tra rocce arrotondate
e grossi blocchi fino all'Alpe Acquanera
m.2116 (50');si continua con una lunga traversata
e,lasciate sulla destra le deviazioni per
Lanzada e Caspoggio,una discesa ci porta
al dosso dove sorge l'Alpe Cavaglia m.2056.Si
continua in un bosco di larici e fuori da
esso si arriva alla pista del Dosso dei
Galli che,seguita in discesa,porta a Piazzo
Cavalli m.1777;da qui vi sono 2 possibilità: -
scendere in seggiovia a Caspoggio (o a piedi) e
ritornare a Torre in pullman - continuare
a piedi seguendo la Pista del Sole fino
a Motta di Caspoggio m.1480;giunti qui deviare
a sinistra passando lungo gli Alpeggi di
Prà Mosin m.1523,Gianni m.1305 e Dagua m.1227
facendo bene attenzione ai segnali in quanto
la fitta vegetazione ha cancellato il sentiero
rendendo difficile trovare il passaggio
giusto.Si scende lungo terrazzamenti abbandonati
ma con buona segnalazione fino alla Frazione
Cristini m.875 e da qui in breve su mulattiera
fino alla strada asfaltata. Superato
il ponte sul Torrente Mallero si raggiunge
Torre S.Maria m.778. Una risalita di
circa 2 km. ci riporta alla nostra macchina
parcheggiata 7 giorni prima. (2-4h. circa
da Piazzo Cavalli).Una fontana nelle vicinanze
dell'auto ci permette di darci una rinfrescata
o meglio "doccia" prima di ripartire. Sulla
strada del ritorno la mia mente stava già
pensando alla prossima meta...vedremo le
prossime ferie.
[ Foto
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