ALTA VIA DELLA VALMALENCO

 

 

 

Gruppo: Disgrazia - Bernina - Pizzo Scalino
Difficoltà:
E
Durata trekking:
7gg (dal 30 al 05 agosto 2005)
Punti di appoggio:
6 rifugi
Località di partenza:
S.Giuseppe m.860 (fraz. di Torre S.Maria)
Cartografia:
Kompass foglio n°93 (scala 1:50000) Bernina-Sondrio
Bibliografia:
L'Alta Via della Valmalenco (A.Boscacci) - Escursioni in Valmalenco (M.Vannuccini)

 

 


Indice:
1° giorno | 2° giorno | 3° giorno | 4° giorno | 5° giorno | 6° giorno | 7° giorno | Cartine |

 

 


Prefazione:
Questa volta si è optato per la comodità:niente più bivacchi,isolati e con zaini spaventosi. Solo rifugi e peso relativamente contenuto..
L'Alta Via della Valmalenco è un'itinerario ad anello di 8-10 giorni che si sviluppa per oltre 100 km. e che collega insieme tre gruppi montuosi:Disgrazia, Pizzo Bernina e Pizzo Scalino.
Il trekking lo si può fare anche in meno tempo unendo una o più tappe (io l'ho percorso in 7 giorni.).
La partenza si trova a Torre S.Maria in frazione  S.Giuseppe e termina a Caspoggio da cui con un pullman si ritorna a Torre.
Tocca quote comprese tra i 860 e i 2813 m. del rif. Marinelli Bombardieri.Si parte da Torre e si toccano i rifugi Bosio,Porro-Gerli,Chiareggio,Palù,Marinelli-Bombardieri,Bignami,Cristina fino a Caspoggio dove termina il giro.
Il percorso,classificato E,non presenta grosse difficoltà;si svolge tutto su sentieri ben segnalati (triangolo giallo con il simbolo e numero della tappa dell'Alta Via), boschi e pietraie. Se si decide di passare dalla Bocchetta di Caspoggio (m.2983,6ª tappa) sono necessari piccozza e ramponi per attraversare il ghiacciaio.
Ogni giorno si utilizza un rifugio come punto di appoggio e lungo il percorso si trova sempre acqua.


Punti di appoggio:
Rif.Bosio: 50 posti; Tel:0342-451655
Rif.Ventina: 50 posti; Tel:0342-451458
Rif.Gerli-Porro: 90 posti: Tel:0342-451404
Rif.Lago Palù: 50 posti; Tel:0342-452201
Rif.Marinelli-Bombardieri: 168-200 posti; Tel:
0342-511577
Rif.Bignami: 60
posti; Tel:0342-451178
Rif.Cristina: 30 posti; Tel:0342-452398

Chiareggio dove dormire:
Baita dei Pini **:
Tel:0342/451006; Tel. invernale:0342/452658
Chiareggio **    : Tel:0342/451198; Tel. invernale:0342/451597
Genziana **       : Tel:0342/451005; Tel. invernale:0342/451760
Pian del Lupo *  : Tel:0342/451601; Tel. invernale:0342/452570
Tana del Grillo *: Tel:0342/452212; Tel. invernale:0342/451534

 

 


Cartina [Clicca per ingrandire l'immagine]


 

 


Accesso stradale:
Austostrada TO-MI direzione Milano;alla barriera continuare diritti e uscire a Cinisello, proseguire per Lecco e continuare in direzione di Sondrio lungo la SS.38 della Valtellina.
Poco prima dell'abitato si svolta a sinistra e si risale la Valmalenco;giunti al paesino di Tornadù (m.708) svoltare nuovamente a sinistra e raggiungere Torre S.Maria e da qui la sua fraz.S.Giuseppe.
Lasciare l'auto nei pressi di una
chiesetta gialla ben visibile sulla destra.

Itinerario:
1° giorno:  Torna su
- S.Giuseppe m.860 - Rif.Cometti m.1720 - Sasso Bianco m.2490 - Rif.Bosio m.2086,circa 7h.

Dislivello in salita:
1650 m.
Dislivello in discesa:
490 m.
Tempo:
7h. circa
Rifugio: Rif.Bosio,m.2086;50 posti,invernale con 6 posti. 1/2P 32€
Difficoltà:
E
Partiti alle 06.00 del mattino da Biella,dopo circa 3h30. di auto eccoci arrivati in Valmalenco. Giro turistico a Chiesa e poi Caspoggio tanto per capire quanta strada a piedi ci attendeva al rientro,poi via alla ricerca della fraz.S.Giuseppe visto che sono quasi le 10 e la giornata si preannuncia lunghetta..Trovato parcheggio (forse nel cortile di qualcuno..) appena prima della bella chiesetta e con una fontanella vicino (molto utile al nostro ritorno), ci prepariamo per la partenza.
Si segue per un pò la strada asfaltata fino ad incontrare,poco oltre l'abitato di Musci m.990,sulla destra un cartello indicante la partenza dell'alta Via;si risale un bel bosco di larici fino a giungere all'alpeggio di Prà Fedugno m.1612,oltrepassate le case si giunge a Pra le Corti m.1716 dove si incontra la strada sterrata che sale da S.Giuseppe.
Continuare verso destra lungo una stradicciola che,con qualche saliscendi porta a Prà Piasci m.1720  e al vicino rifugio Cometti (3h. circa dal parcheggio).
Una breve sosta per prendere fiato e con la scusa di alleggerire lo zaino ci riempiamo anche per bene la pancia..intanto nuvole che non promettono niente di buono ci vengono incontro (sarà la nostra solita fortuna?) ci fanno rimettere in marcia.
Dietro al rifugio troviamo il sentiero che porta ad Arcoglio Inferiore m.1976,risalendo i pascoli si arriva in prossimità di una croce di legno in vista della chiesetta di Arcoglio Superiore m.2123.Il sentiero sale ora un po' sconnesso fino al Lago di Arcoglio m.2234,poi si continua diritti e poi a destra in direzione della cresta sud-est del Sasso Bianco che si risale senza particolari problemi fino in vetta m.2490 (2h. dal rifugio).
Dalla vetta su cui siamo rimasti veramente poco causa un vento gelido e forte si scende lungo un dolce pendio alla sella chiamata Colma di Zana m.2417;si risale la dorsale tra sassi ed erba fino ad una selletta sotto la vetta del Monte Caldenno m.2669.
Ora si scende l'ampio vallone sulla destra fino ad incontrare il sentierio che sale al Passo di Caldenno;andando verso destra e passando tra larici e rododendri si perviene al rif.Bosio m.2086 e al bel laghetto vicino (1h30 circa da Sasso Bianco).



2° giorno:  Torna su
-
Rif.Bosio m.20867 - Passo Ventina m.2675 - Rif.Gerli-Porro m.1960,circa 5h30.

Dislivello in salita: 945 m.
Dislivello in discesa:
1070 m.
Tempo:
5h30. circa
Rifugio: Rif.Gerli-Porro,m.1960;90 posti,invernale con 8 posti. 1/2 P 32€
Difficoltà:
E

Al mattino sveglia verso le 7.30,abbondante colazione,poi visto che il tempo comincia a fare i capricci (pioggia poi sole..) ce la prendiamo con calma o meglio non vogliamo camminare 7 ore sotto la pioggia..Appena smesso di piovere ci mettiamo in cammino ma la grazia dura ben poco:dopo 2h. comincia a diluviare e dobbiamo continuare lo stesso per completare la tappa.Alle 8.30 ci incamminiamo lungo il sentiero che conduce alle vicine baite di Airale m.2097 e successivamente all'Alpe Mastabbia m.2077.Si continua passando vicino a una vecchia miniera di talco,poi per sentiero e pietraia si scende all'Alpe Giumellino m.1756 (fontana nelle vicinanze).Si continua raggiungendo l'Alpe Pirlo m.1619,in piano si arriva all'Alpe Prato m.1629 (2 h. dal rifugio) e da qui,tralasciando la deviazione a destra per Primolo,si sale all'Alpe Pradaccio m.1725.Da qui si risale il vallone di Sassersa lungo pietraie e tracce di sentiero fino ai Laghi di Sassersa m.2368 (2 h.;4 h. dal rifugio);da qui si risale per pietraie allo stretto Passo di Ventina m.2675 (50') da cui sul ripido versante opposto si nota il percorso di discesa e il rifugio Gerli-Porro in lontananza sulla destra.Si scende sulla morena molto ripida (ora con un po' di sole),poi seguendone la dorsale in basso si perviene alla bella radura dove sorge il rifugio (45' dal colle).


3° giorno:  Torna su
-
Rif.Gerli-Porro m.1960 - Muggengo di Forbesina m.1665 - Rif.Del Grande-Camerini m.2563 - Chiareggio m.1612,circa 5h30.

Dislivello in salita: 900 m.
Dislivello in discesa:
1235 m.
Tempo:
5h30. circa
Rifugio: Chiareggio (Baita dei pini),m.1612; 1/2 P 43€
Difficoltà:
E

Sveglia col sole (più o meno),colazione ottima e poi via si riparte verso Chiareggio intorno alle 09.00.Dietro al rifugio si trova una comoda,bella e larga mulattiera che se seguita porta in 30' a Chiareggio ma la nostra meta è un'altra:il rif.del Grande-Camerini.Dopo avere percorso buona parte della mulattiera,sulla sinistra si nota un sentiero (segnali) che conduce attraverso boschi di conifere tra rododendri e ginepri ad un ponte sul Torrente Ventina.Seguendolo si giunge all'Alpe Forbesina m.1665 e,inoltrandosi nella Val Sissone si arriva all'Alpe Laresin m.1710 (1h. dal rifugio).Si lascia la deviazione sulla destra che conduce al rif.Tartaglione-Crispo e si continua lungo il vallone dapprima con numerosi zig-zag,poi con alcuni saliscendi fino al suo termine dove si risale sulla destra un ripido salto con cascata.Si giunge così ai pascoli dell'Alpe Sissone m.2160;si continua verso destra in direzione di una cresta rocciosa e giunti ad una bocchetta m.2428 si ridiscende su di una scalinata rocciosa il versante opposto per poi attraversare in falsopiano tutto il vallone in direzione della lunga cresta di fronte (in alto su di essa si può notare il rifugio).Si risale un intaglio che presenta alcuni passaggi su roccia a cui bisogna prestare attenzione,poi per sfasciumi si arriva al rif.Del Grande Camerini m.2563 (2.30h.;3.30h. dal Gerli).Visto che l'ora di pranzo è passata da un po' e lo stomaco reclama si decide di fermarsi a gustare qualche piatto locale..Dopo 2 h. di sosta si riparte e la ripida discesa si fà subito sentire;dapprima si perde quota scendendo lungo la massima pendenza,poi un lungo traverso in leggera discesa verso sinistra ci porta su un dosso erboso con alcuni larici.Ora piegare verso destra toccando l'Alpe Vazzeda Sup. m.2033 e dopo,entrando in un valloncello con larici e mughi si tocca anche l'Alpe Vazzeda Inf. m.1832.Scendendo ancora si attraversa il torrente Mallero e si continua in un bosco di abeti fino a giungere al boscoso Pian del Lupo;seguendo la strada sterrata che lo percorre si giunge infine a Chiareggio m.1612 (2h. dal Camerini).Come posto per la notte abbiamo scelto la Baita dei Pini,un luogo molto accogliente e decisamente economico.


4° giorno:  
Torna su
- Chiareggio
m.1612 - Rif.Longoni m.2450 - A.Sasso Nero m.2304 - Rif.Palù m.1952,circa 5h30.

Dislivello in salita: 945 m.
Dislivello in discesa:
515 m.
Tempo:
5h30. circa
Rifugio: Rif.Palù,m.1952;50 posti. 1/2 P 37€
Difficoltà:
E

Dopo un'abbondante colazione e rigenerati da una buona doccia e un letto comodo ripartiamo verso le 8.30 circa.Oggi sempre nuvoloso e pare che almeno la prima parte della giornata ci venga risparmiata..Dall'hotel scendiamo brevemente fino ad incontrare una bella mulattiera sulla destra che seguita porta alla fraz.Corte m.1638.Il sentiero passa a destra delle case e,superato il torrente Nevasco,si inoltra nel fitto bosco di abeti salendo con numerosi tornanti.In seguito,il sentiero compie una lunga diagonale verso destra passando lungo la Val Forasco;appena fuori dal bosco si passa vicino al torrente Forasco e risalendo dei pascoli si giunge all'Alpe Fora m.2053 (1h. circa.)Si risale ora verso nord in direzione del grosso dosso roccioso e,giunti sopra, si percorre la bella piana con numerose cascate con un semicerchio verso destra.Continuando lungo il sempre ben segnalato sentiero si giunge al bivio che a sinistra in 5' porta al Rif.Longoni m. 2450 (1h.;2h. da Chiareggio).Sosta per rifocillarci e poi via di corsa in quanto nere nubi minacciose ci seguono promettendo tanta tanta acqua a breve.Dal rifugio si ritorna indietro al bivio e si prende a sinistra la strada non percorsa in precedenza;scesi sotto,sulla strada sterrata che conduce al rif.Entova la si segue in salita per un lungo tratto con alcuni tornati poi diventa in piano.Seguirla fino ad un tornate a sinistra (1h. circa) dove i triangoli gialli dell'Alta Via ci suggeriscono di tagliare a destra passando un torrentello e una pietraia.Il tratto successivo passa in piano,con alcuni saliscendi,compiendo un lungo traverso tra pietraie lungo tracce di sentiero (numerosi segni gialli in quanto con la nebbia è facile perdersi facilmente) fino ad un'evidente struttura rocciosa chiamata "Il Castello";ormai il tempo ha deciso di non essere più clemente con noi e ci ha sganciato giù acqua a secchiellate..continuando si perviene alla conca dove è posto l'alpe Sasso Nero m.2304 (1h circa dal tornate).Si sale ora su di un dosso e dopo avere percorso un'altra valletta si sale su di un promontorio dal quale si vede bene in basso il Lago Palù m.1921 e l'Alpe Roggione sulla sinistra.Il sentiero scende velocemente fra mughi,poi quando si entra in un bosco di larici e abeti si raggiunge l'Alpe Roggione m.2007 segno che ormai si è quasi a fine tappa.Dall'alpeggio prendere il marcato sentiero sulla destra che in breve porta al Rifugio Palù m.1947 sulle sponde del lago omonimo (1h. dal Sasso nero;3h. dal Longoni.).Fradici nonostante le mantelle ci sistemiamo un momento e poi entriamo per prendere posto in camera e metterci addosso qualcosa di asciutto.


5° giorno:  Torna su
-
Rif.Palù m.1952 - Bocchel del Torno m.2203 - Rif.Musella m.2021 - Rif.Carate m.2636 - Rif.Marinelli-Bombardieri m.2813,circa 5h30.

Dislivello in salita: 1320 m.
Dislivello in discesa:
495 m.
Tempo:
5h30. circa
Rifugio: Rif.Marinelli-Bombardieri,m.2813;168 (200) posti,locale invernale. 1/2 P 34€
Difficoltà:
E

Lasciato con tristezza l'accogliente rifugio verso le 8.30,la bella giornata di oggi ci fà sperare di non prendere acqua..risalito il sentiero fatto il giorno precedente fino all'Alpe Roggione m.2007 (10') si continua nel bosco che ci regala un piacevole effetto di rugiada sugli aghi di pino illuminati dal sole.Il sentiero ora diviene tortuoso e ripido e risale una valletta fino al Bocchel del Torno m. 2203 (30');ora la discesa diviene più dolce passando tra radi larici e,lasciato a destra il sentiero che scende all'Alpe Campolungo,si continua fino ad incontrare le piste da sci.Raggiunta la stazione dello skilift di Campolungo si scende ancora tra gli alberi fino ad incontrare una bella mulattiera che si segue verso sinistra.Dapprima in piano poi in leggera discesa si perviene all'Alpe Campascio m.1844 (1.15h. dal Bocchel del Torno).Si prende il sentiero che conduce ai rifugi Musella e Mitta m.2021 posti tra gli abeti del vasto pianoro di Musella;passato un torrente si sale all'Alpe Musella m.2076 (15') e si continua lungo una serie di dossi denominati i "7 sospiri".Giunti all'ultimo dosso in breve si giunge al Rifugio Carate m.2600 (1.20h);visto il tempo brutto (tanto per cambiare) e l'ora di pranzo decidiamo di fare un bella pausa per recuperare le energie.Con la pancia piena di polenta e altre delizie partiamo faticosamente alla vicina Bocchetta delle Forbici m.2636.Al colle si vede subito il laghetto delle Forbici e si continua su di un buon sentiero verso destra;si attraversano alcune pietraie fino ad un piano dove si vede,su di uno sperone il grosso Rifugio Marinelli-Bombardieri.Si passa vicino ad un laghetto glaciale e si oltrepassa il torrente che scende dalla Vedretta di Caspoggio;il sentiero sale verso destra aggirando il dosso del rifugio,poi appena lo consente ritorna a sinistra e con stretti tornanti porta al terrazzone del Rifugio Marinelli-Bombardieri m.2813 (1h. circa dal Carate).Di fronte si vede il percorso da affrontare il giorno seguente...ma vedremo ben il da farsi.


6° giorno:  Torna su
-
Rif.Marinelli-Bombardieri m.2813 - Rif.Carate m.2636 - Forc.di Fellaria m.2819 - Rif.Bignami m.2401 - Lago Alpe Gera m.2100 - Passo di Campagneda m.2611 - Rif.Cristina m.2287,circa 7h15.

Dislivello in salita: 955 m.
Dislivello in discesa:
1540 m.
Tempo:
7h15. circa
Rifugio: Rif.Cristina,m.2287;30 posti,invernale con stufa e coperte. 1/2 P 33€
Difficoltà:
E

La notte porta consigli dicono..e dopo avere valutato bene decidiamo di non passare per la Bocchetta di Caspoggio (in quanto sprovvisti di ramponi) e di ritornare al Rifugio Carate e prendere una variante lungo la Forcella di Fellaria che ci conduce comunque e con tempo quasi auguale al rifugio Bignami.Ore 7.30 sveglia,colazione e partenza verso le 8.30. Oggi ci aspetta una lunga giornata perchè abbiamo deciso di unire 2 tappe.Ridiscesi lungo il sentiero di ieri fino al Rifugio Carate (50') cerchiamo le indicazioni per la Forcella di Fellaria;la salita inizia con un lungo traverso lungo pietraie e poi si risale tra detriti e rocce ricche di ferro fino alla Forcella di Fellaria m.2819 (1h. dal Carate).Si scende su terreno morenico poi dopo una strettoia si perviene ai pendii erbosi che conducono all'alpe Fellaria m.2401 e al rifugio  Bignami (1h.;3h. circa dalla Marinelli).Dal rifugio si scende con una lunga diagonale seguendo un bel sentiero fino al lago artificiale dell'Alpe Gera m.2100.Si continua sulla riva destra del lago e dopo una galleria si sale verso la Val Poschiavina fino alle baite dell'Alpe Poschiavina m.2230 (50' dal Bignami).Attraversato il torrente si continua sulla sinistra della lunga e interminabile valle fino al Passo di Canciano m.2464 (1.30h.) preceduto da 2 grosse cascate sulla destra.Dal passo deviare a destra,passare vicino ad un laghetto e oltrepassare il torrente che scende dal ghiacciaio dello Scalino;continuare verso alcuni laghetti che nei periodi con molta acqua divengono un'unico grosso lago e salire una morena fino al pianoro del Passo di Campagneda m.2626 (40').Spostarsi a destra e scendere lungo una  valletta toccando i 3 laghi di Campagneda.Giunti al Lago Verde m.2339 (l'ultimo e più grosso) si toccano dei pascoli e si lascia a destra il sentiero che scende all'Alpe Campagneda e a Campo Moro.Noi invece prendiamo quello di sinistra,passiamo vicino ad un dosso quotato m.2344 e,incrociato il sentiero per il Pizzo Scalino m.3323 lo seguiamo in leggera discesa fino al bellissimo alpeggio di Prabello m.2226 dove sorge il Rifugio Cristina m.2287 (1h.;4h. dal Bignami).


7° giorno:  Torna su
-
Rif.Cristina m.2287 - Piazzo Cavalli m.1777 - Motta m.1480 - Torre S.Maria m.778 - S.Giuseppe m.860,circa 5h.

Dislivello in salita: 375 m.
Dislivello in discesa:
1715 m.
Tempo:
5h. circa
Rifugio:
Difficoltà:
E

Oggi è l'ultimo giorno,il tempo è volato e il trekking volge al termine.Una bellissima e calda giornata ci accompagnerà per tutto il tempo..unica incognita è la discesa diretta da Piazzo Cavalli a Torre S.Maria.Partenza presto in  quanto oltre a scendere in paese dobbiamo risalire a riprendere la macchina e tornare a casa.
Dal rifugio andare in direzione della chiesetta,continuare con alcuni saliscendi tra rocce arrotondate e grossi blocchi fino all'Alpe Acquanera m.2116 (50');si continua con una lunga traversata e,lasciate sulla destra le deviazioni per Lanzada e Caspoggio,una discesa ci porta al dosso dove sorge l'Alpe Cavaglia m.2056.Si continua in un bosco di larici e fuori da esso si arriva alla pista del Dosso dei Galli che,seguita in discesa,porta a Piazzo Cavalli m.1777;da qui vi sono 2 possibilità:
- scendere in seggiovia a Caspoggio (o a piedi) e ritornare a Torre in pullman
- continuare a piedi seguendo la Pista del Sole fino a Motta di Caspoggio m.1480;giunti qui deviare a sinistra passando lungo gli Alpeggi di Prà Mosin m.1523,Gianni m.1305 e Dagua m.1227 facendo bene attenzione ai segnali in quanto la fitta vegetazione ha cancellato il sentiero rendendo difficile trovare il passaggio giusto.Si scende lungo terrazzamenti abbandonati ma con buona segnalazione fino alla Frazione Cristini m.875 e da qui in breve su mulattiera fino alla strada asfaltata.
Superato il ponte sul Torrente Mallero si raggiunge Torre S.Maria m.778.
Una risalita di circa 2 km. ci riporta alla nostra macchina parcheggiata 7 giorni prima. (2-4h. circa da Piazzo Cavalli).Una fontana nelle vicinanze dell'auto ci permette di darci una rinfrescata o meglio "doccia" prima di ripartire.
Sulla strada del ritorno la mia mente stava già pensando alla prossima meta...vedremo le prossime ferie.


[ Foto ]

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