|
Accesso
stradale: Austostrada
TO-MI direzione Milano;si prosegue per Venezia e si esce a Vicenza est prendendo
la
Valdastico;a Dueville si abbandona l'autostrada e ci si dirige verso Belluno
via Bassano del Grappa; si
prosegue verso Longarone , poi si risale la valle del Cadore fino a Calalzo
di Cadore; qui si prende una strada sterrata che porta al Bar
alla Pineta (m. 1044) e alla Capanna degli Alpini (m.
1395) in val d'Oten. Si percorre un tratto di strada dopo
il Bar alla Pineta e in prossimità di un piazzale sulla destra,
da cui parte il sentiero n°260 direzione rif.Chiggiato,si lascia
l'auto.
Itinerario: 1° giorno:
-
Parcheggio
rif.Chiggiato
m.1133 - Rif.Galassi m.2018,circa 2.45 h.
Dislivello in salita:
885 m. Dislivello in discesa:
/ m. Tempo: 2.45h. circa Rifugio:
Rif.Galassi,m.2018;138 posti,invernale
con 8 posti. 1/2P 32€ Difficoltà:
E Dopo
circa 6 h. di auto (con soste varie),verso le 13.30 ci carichiamo in spalla
il nostro,ormai inseparabile,fardello di 23 kg.La tappa di oggi
prevede ,una risalita di circa 4 Km. lungo uno sterrato fino alla
Capanna degli Alpini m.1395 (1h.). Da qui,acqua,si prende il
sentiero 255 che,attraverso ampi tornanti in mezzo ad un bosco,
in circa 2h. porta al rif.Galassi m.2018.
2° giorno:
-
Rif.Galassi
m.2018 - forc.Piccola m.2120 - rif.S.Marco m.1823 - forc.Grande m.2255 - biv.Slataper
m.2600, circa 4.30 h.
Dislivello in salita:
874 m. Dislivello in discesa:
246 m. Tempo: 4h30. circa Rifugio:
Biv. Slataper,m.2600;9 posti. Difficoltà:
EE Dopo una buona colazione,
verso
le 7.30 siamo già in marcia.In breve si raggiunge la soprastante
forcella Piccola
m.2120 (segnavia 227), da qui si scende un po' e
poi si attraversa quasi in piano verso destra una pietraia,
un'ultimo
tratto in mezzo ad un bosco ci porta al Rif..S.Marco m.1823 (1h.).Si
prende il segnavia 226 e dopo circa 5 minuti di cammino si trova
dell'acqua sulla destra lungo il sentiero(conviene fare il pieno
qui,in quanto ne serve per i prossimi 2 giorni).Ora si
risale il faticoso e lungo canalone che,con molti tornanti,ci porta
all Forcella Grande m.2255;qui si abbandona il 226 per prendere
il sentiero 246 che nel primo tratto permette di riposarci un po'
in quanto attraversa a mezzacosta sulla sinistra la P.ta dei
Ross. Salla destra si nota la stupenda Torre
dei Sabbioni. Ancora
un'ultimo drizzone su fasce rocciose ci porta sul pianoro dove sorge
il bivacco Slataper m.2600. (3.30h. circa)
3° giorno:
-
Biv.Slataper
m.2600 - Forc.Bassa m.2128 - Biv. E.Comici m.2000,circa 7 h.
Dislivello in salita:
54 m. Dislivello in discesa:
654 m. Tempo: 7h. circa Rifugio:
Biv. E.Comici,m.2000;9 posti. Difficoltà:
EE/A La
sveglia suona alle 7 e con calma incominciamo a preparare
zaino e colazione;terminato tutto lasciamo il bivacco e prendiamo
il segnavia 247 che ci fà perdere quota in mezzo a pietraie
e fascie rocciose ed erbose. Si continua lungo il Fondo
di Rusecco fino a giungere ad un crocevia (m.2040), qui si lascia il 247 per
prendere il 243 (sentiero attrezzato Carlo Minazio) che
attraversa, con leggeri saliscendi, (quasi sempre si è in piano)
lungo la cengia dei Colli
Neri (percorsa da un'ottimo
sentiero),tutto il Contrafforte del Banco.Giunti in prossimità di
un salto roccioso,alla cui
sinistra si nota un canalone fiabile
diritto, si continua a destra di esso e si incontra il tratto
attrezzato che permette di
passare in sicurezza questo punto.
Ancora un pezzo in piano ci porta alla Forcella Bassa m.2128 da
cui si vede il bivacco E.Comici m.2000 (7h. circa dal biv.Slataper).Acqua
su un nevaietto vicino al bivacco.
4° giorno:
-
Biv.E.Comici
m.2000 - Ponte Piccolo m.1148 - biv.Musatti
m.2111, circa 6.45 h.
Dislivello in salita:
963 m. Dislivello in discesa:
852 m. Tempo: 6h45. circa Rifugio:
Biv. Musatti,m.2111;9 posti. Difficoltà:
EE/A Oggi sveglia presto e partenza
alle 6.50 in quanto la giornata si presenta molto lunga ( tra breve
scopriremo cosa sono le ripide coste baranciose!) .Si prende
il sentiero 227 che ci fà perdere quota in breve tempo attraverso
un ripido
pendio erboso con alcuni tratti rocciosi e in seguito
attraverso "coste baranciose"(i baranci sono pini aggrappati
a pareti molto ripide) munite di cavo metallico (per fortuna
che è presente!).Qui, (inizio del Percorso Alpinistico attrezzato
Osiride Brovedani)non si capisce bene come si possa scendere in
quanto sembra tutto verticale ma,attraverso baranci,salti di
roccia e pendii di terreno friabile (protetti comunque sempre
da cavo metallico) si perde gradualmente quota,un'ultimo tratto
esposto ci porta al bosco che si vedeva fin dal bivacco.Ora finalmente
ci si può rilassare e godersi questo magnifico tratto nel bosco
della Foresta Demaniale di Somadida. Si continua (227) fino ad incontrare
una pista forestale,la si segue fino al Ponte degli Aceri (m.1160) e
si continua diritti (226) sino al Ponte Piccolo (m.1148 4h circa).Qui
(279) si risale la valle, dapprima nel bosco, poi per un tratto
molto ripido ricoperto di baranci (cavi metallici).Superato
questo punto attrezzato,che permette di superare lo zoccolo roccioso
del Méscol, si entra in un ghiaione assai ripido e faticoso
dopo il quale (sorgente perenne) il vallone si allarga e
il sentiero ci porta con frequenti tornanti al pianoro erboso
su cui sorge il bivacco Musatti m.2111 (2.45h. dal Ponte Piccolo). Acqua
a 20 minuti lungo il sentiero di accesso al bivacco.
5° giorno:
-
Biv.Musatti
m.2111 - forc. m.2614-biv.Tiziano m.2246 - forc.Froppa m.2790 - forc.Marmarole
m.2661 - biv.F.lli Fanton m.1760, circa 8.30 h.
Dislivello in salita:
1047 m. Dislivello in discesa:
1398 m. Tempo: 8h30. circa Rifugio:
Biv. F.lli Fanton,m.1760;9 posti. Difficoltà:
EE Sveglia
alle 6.30 circa,colazione e partenza alle 7.20 (anche oggi le previsioni
per la giornata di cammino erano di parecchie ore e poi ci aspettava
il tratto più duro,l'attraversamento delle forc.Froppa e Marmarole).Si
segue il segnavia 280 a sinistra dietro al bivacco che risale
il vallone che scende dalla forcella Schiavina; lo si segue e
si
piega in alto a
sinistra fino a giungere ad una sella a quota 2614
(sul
costone "Croda di Mezzogiorno"). Si scende ad un colletto
e si continua (280)lungo una cresta rocciosa che porta ad un ripido
pendio di sfasciumi e zolle erbose da cui si vede il sottostante
biv.Rif.Tiziano;il pendio ci permette di arrivare al fondo
della Val Longa e da qui in breve per prati al Biv.Rif.Tiziano m.2246
(3h. circa niente acqua). Una breve sosta di un quarto d'ora per
rifocillarci un po' e poi ci si incammina di nuovo.Ora con segnavia
260 (linee e frecce sulle rocce) si passa in mezzo ad un labirinto di
saliscendi rocciosi e poi si risalgono i lastoni delle
Marmarole su pietraia fino alla forcella Jau de la Tana m.2650 (1.30h.);si
continua a sinistra di essa su sentiero(bolli rossi attenzione
in caso di nebbia)con fondo instabile che in 30' porta alla forcella
Froppa
m.2790; altri 15' di cresta cui bisogna prestare attenzione
e si arriva alla forcella Marmarole m.2661 (il bel tempo che
ci ha accompagnati fino ad ora se ne sta andando in quanto si è coperto
velocemente e minaccia pioggia proprio nel tratto
più brutto).Si tralascia il sentiero (più che altro tracce)che a
destra scende vicino la Cresta degli Invalidi lungo il vallone del Froppa e si continua lungo il vallone (280) che
in mezzo a ripidi pendii di terra e ghiaia e salti di roccia verso
la fine (catene) ci porta alla fine del vallone in Val Baion.(bivacco
rosso visibile in fondo a destra sotto uno sperone
roccioso
del Ciastelin). Ancora un ripido tratto in discesa (incomincia a
stizzare ma ora, fuori dalle difficoltà, a noi non ci interessa
visto che siamo arrivati alla meta)e si incontra,dove finisce il
bosco,un crocevia con segnavia 270 (forc.Baion);si prosegue
praticamente diritti e una breve salita porta al bivacco F.lli Fanton
m.1760 visibile all'ultimo momento.(3.30h. circa).Acqua di scioglimento
da nevaio 10' dietro al bivacco (indicazioni).Questa è la
tappa più dura per lunghezza e mancanza di acqua.
6° giorno:
-
Biv.F.lli
Fanton
m.1760 - forc.Baion m.2234 - Rif.Chiggiato m.1911, circa 2.30 h.
Dislivello in salita:
474 m. Dislivello in discesa:
323 m. Tempo: 2h30. circa Rifugio: Rif.Chiggiato,m.1911;56 posti,invernale
con 8 posti. 1/2 P 33€
Difficoltà:
E/EE Oggi
ce la prendiamo con comodo visto che la tappa è molto breve; partiamo
tardi dal bivacco e cominciamo a risalire il canalone (270)
che con molti tornanti in 1 h. ci porta alla Forcella Baion
m.2234. Qui si vedono zone boscose che sono in contrasto col
selvaggio ambiente appena lasciato,ma la loro vista è comunque piacevole!Si
scende fino ad arrivare ad un bivio e si prende a destra il
segnavia 262 che attraversa in piano nel bosco;un breve tratto con
cavo metallico permette di passare lo zoccolo roccioso della
Croda Bianca,continuando sempre lungo il 262 e tralasciando i sentieri
che si diramano a destra si giunge al Rif.Chiggiato. (1.30h.). Alla
sera abbiamo assistito ad un forte temporale con spettacolari
lampi lungo il fondovalle.
7° giorno:
-
Rif.Chiggiato
m.1911 - parcheggio rif. m.1133, circa 1.30 h..
Dislivello in salita:
/ m. Dislivello in discesa:
778 m. Tempo: 1h30. circa Rifugio:
Difficoltà:
E La
discesa di questo tratto è molto piacevole e si svolge lungo le
pendici boschive del Coston di Tiésse.(sentiero n°260)
[ Foto
] -----------------------------------------------------------------------
Per ulteriori
informazioni: NeveFreSca Foto e descrizioni
di salite di vario genere,meteo,notizie
varie
|
|